Festa degli insegnanti? No, grazie


S.B.C. Non festeggiate gli insegnanti, date a loro un giusto valore e una
giusta retribuzione.


Il 5 ottobre è la festa dell'insegnante, ma S.B.C.non crede ci sia nulla da
festeggiare.
Per noi in Italia questa retorica ricorrenza ha addirittura il sapore
della beffa.
La realtà è che da tanti anni agli insegnanti italiani stanno letteralmente
"facendo la festa", scaricando su di loro innumerevoli responsabilità:
riforme calate dall'alto, il Miur con i suoi diktat, i D.S autoritari, le
famiglie e la società che non ha alcuna considerazione del loro prezioso
lavoro, tranne in rari casi, essi sono addirittura ridicolizzati in
disgustose rappresentazioni cinematografiche e televisive.
Tutto ricade sugli insegnanti anche ciò che non possono controllare
direttamente.
Invece di festeggiarli si dovrenbe restituire agli insegnanti italiani il
prestigio sociale e culturale che meritano attraverso una retribuzione
adeguata come accade negli altri paesi europei, dove gli investimenti sugli
stipendi dei docenti e sull'istruzione non sono mai stati considerati una
spesa da tagliare o da contenere a tutti i costi, ma un investimento per le
nuove generazioni e per il futuro del Paese.


Libero Tassella S.B.C.

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