Comunicato S.B.C. sul contratto di risarcimento
COMUNICATO S.B.C.
S.B.C. ai sindacati, bisogna lanciare la vertenza scuola,
mobilitazione e
sciopero unitario.
Scuola Bene Comune ha firmato con altri gruppi un documento
per un aumento
contrattuale dignitoso e per dire un no deciso a ogni forma
di regionalismo
differenziato.
S.B.C. in questi due mesi lo ha ribadito più volte, tuttavia
in questo
momento particolare, quando si sta discutendo la manovra
finanziaria
relativa al 2020 e forte é la pressione dei Governatori di
Lombardia,
Veneto ed Emilia Romagna per regionalizzare il sistema
nazionale d'
istruzione e incamerarne le risorse, S.B.C. ritiene non più
rinviabile la
mobilitazione nazionale di tutto il personale della scuola
nei mesi di
novembre e dicembre.
Docenti e Ata devono essere chiamati alle loro
responsabilità, non possono
pretendere che i due obiettivi del sì ad un contratto di
risarcimento e un
no alla regionalizzazione, possano essere ottenuti
nell'immobilismo di
sempre, nella passività, nello scetticismo, nel qualunquismo
del non c'è
nulla da fare ormai, tutto è inutile, non cambia nulla, non
voglio regalare
una giornata di stipendio allo Stato.
Spesso si parla di insegnanti di altri Paesi e delle loro
retribuzioni, ma
questi scendono in piazza in modo deciso per i loro diritti,
cito ad
esempio gli insegnanti francesi, spagnoli, portoghesi.
Un discorso analogo lo rivolgiamo si sindacati della scuola
rappresentativi, Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals, FGU, essi non possono
ridurre
la loro azione alla sola pratica dei tavoli della
concertazione e della
contrattazione a Miur o all'Aran.
Ecco la necessità che il personale della scuola sia
mobilitato dai
Sindacati prima attraverso le assemblee in orario di
servizio per poi
arrivare ad uno sciopero unitario, altre forme, pur
necessarie ( rinvio
degli scrutini del primo trimestre o quadrimestre o
astensione da attività
aggiuntive e da incarichi che potrebbero essere proclamate)
non possono
essere sostitutive della giornata di sciopero che indica nel
numero di
adesioni il dissenso della categoria.
Non basta essere scontenti e lamentarsi, bisogna manifestare
il dissenso e
farsi contare per farlo pesare.
Per quanto riguarda la parte economica del contratto noi di
S.B.C.
chiediamo un contratto che abbiamo definito di risarcimento
e diciamo ai
Sindacati che non é più pensabile accontentarsi di pochi,
subito, maledetti
euro, quanti ne offre il governo, (80 euro lordi nel
triennio) che fu la
logica che portò alla firma del contratto nel 2018.
Noi di S.B.C. crediamo che il prossimo CCNL debba essere in
capo a due
leggi di bilancio questa e la prossima, debba trovare
risorse ad hoc anche
attraverso i fondi ora utilizzati per gli istituti della 107
da abrogare, e
debba prevedere a regime un aumento di 200 euro netti nel
2021, un
risarcimento e un inizio per adeguare le retribuzioni a
quelle degli
insegnanti degli altri paesi europei.
Libero Tassella S.B.C