Con nulla non si ottiene nulla.
Leggiamo che a Chicago gli insegnanti sono in sciopero da 10 giorni.
Sappiamo che in Italia uno sciopero del genere non sarebbe possibile in quanto dal 1990 lo sciopero nella Scuola, considerato servizio pubblico essenziale, é stato regolato per Legge in accordo con i sindacati Confederali a seguito degli scioperi del sindacalismo di base alla fine degli anni Ottanta.
Si sciopera nella scuola con regole analiticamente definite dalla Legge 146 del 19
Ma la cosa interessante é che gli insegnanti americani scioperano perché a Chicago le classi arrivano a 40 alunni, le classi pollaio che andiamo denunciando, per un aumento stipendiale significativo e nella scuola primaria per avere più tempo a disposizione riconosciuto contrattualmente per preparare le lezioni, tempo da sottrarre all'orario di lezione frontale. In Italia questo lavoro di preparazione é del tutto sommerso. Ora il problema qual è. In Italia non si riesce neppure a fare un'azione concreta di protesta, si considera inutile il giorno di sciopero, anzi lo si considera addirittura un regalo allo Stato, e si considera impossibile anche l'astensione dalle attività aggiuntive e le dimissioni dagli incarichi. Se non lo faccio io, lo faranno altri.
Allora ci domandiamo come gli insegnanti italiani sperano di poter ottenere riconoscimenti economici e giuridici se non sono mai disposti a far nulla per loro stessi e credono che altri ( politico /sindacalista, ministro, sottosegretario, presidente del Consiglio, partito che dicono di aver votato) possano fare qualcosa per loro?
Si prenda esempio oggi dagli insegnanti di Chicago che da dieci giorni sono in lotta e senza stipendi, ieri dagli insegnanti irlandesi, portoghesi, francesi. Per S.B.C. la lotta é lotta e non la si può delegare a nessuno, non è possibile ottenere nulla non facendo nulla. Lo sanno bene gli operai che sono in lotta contro le dislocazioni industriali.
Come sapete si profila un nuovo contratto per il personale della scuola ancora una volta deludente, per un contratto di svolta ci vorrebbe una lunga mobitazione generale degli insegnanti, ma se restiamo sempre fermi sul piano del lamento sui social, nelle aule degli insegnanti, nelle assemblee sindacali, raccoglieremo vento cioè la solita elemosina a prescindere dalle parole del Ministro di turno. Ricordo che l'attuale in caricaha parlato di aumento a tre cifre non facendo i conti con la legge di Bilancio che ancora una volta ha ignorato gli insegnanti.
Libero Tassella S.B.C.