Insegnanti purtroppo sono sempre meno propensi allo sciopero.

Gli insegnanti purtroppo sono sempre meno propensi allo sciopero, per non farlo di solito trovano sempre le medesime  motivazioni , oggi è  più  facile che un Ministro della scuola si dimetta perché  non ci sono soldi per la Scuola   che un insegnante faccia qualsivoglia sciopero o tipo di protesta, come l'astensione dalle attività aggiuntive e le dimissioni da ogni incarico che meterebbero  veramente le scuole in ginochhio. 
Questa é  una delle cause, ovviamente non la sola, della loro scarsa considerazione durante le vertenze contrattuali. 
I sindacati lo sanno bene. La mobilitazione degli insegnanti  è ardua e difficile anche per il loro scarso appeal su una  categoria non categoria. 
Basta vedere ,ad esempio,del modo in cui  gli insegnanti sui social parlano dei sindacati anche se oltre il 60%  sono iscritti a un sindcato spesso per adempimenti burocratici ( precariato, trasferimenti, pensioni, vertenze con il DS). 
 Inoltre gli insegnanti italiani sono  ormai abituati ad accettare in modo supino tutto quello che viene propinato dall'alto in termini di carichi di lavoro e di adempimenti burocratici divenuti  ormai asfissianti. Purché si lavori possibilmente vicino casa e con un orario settimanale comodo  sono pronti ad accettare di tutto,  è  vero che ci sono DS  dispotici , ma  ci sono anche  tanti docenti estremamente arrendevoli che,  chi per "fare carriera",  chi, la maggioranza silenziosa,  per quieto vivere,  accettano di tutto e di più. Molti poi hanno paura di ritorsioni.
Oggi gli insegnanti "contrastivi" sono rari ed isolati , un tempo costituivano  una parte consistente del C.d.D., quando i Collegi erano un momento dialettico di confronto prima di deliberare e nessuno guardava l'orologio anche perché  nulla era già  stato deciso  altrove come accade oggi in quanto  i Collegi sono chiamati a ratificare  sostanzialmente quanto già  deciso.
Quella generazione di insegnanti antropologicamente  diversa dall'attuale , culturalmente e normativamente preparata non  esiste  più.  Anche se qualcuno si ostina a dire che gli insegnanti sono di sinistra. Essi non avevano alcuna remora ad esporsi  con il Preside e a far valere punti di vista alternativi e divergenti. Oggi impera oltre  l'omologazione culturale anche quella  didattica, una didattica  standardizzata e la scuola che si basava sul modello delle conoscenze man mano  ha ceduto il suo  posto alla scuola che si basa sul  modello delle competenze, mentre la scuola anglosassone abbandona questo modello dimostratosi fallimentare. 
Un'ultima considerazione non sfugge. A un decremento delle retribuzioni ora corrisponde un incremento delle prestazioni  spesso burocratiche  anche dal punto temporale e questo riguarda non solo gli insegnanti che a livello di professionisti nel pubblico impiego sono oramai al gradino più basso.

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