Il paradosso del reclutamento.

Il paradosso del reclutamento.
Cattedre vuote e graduatorie piene.

Un vero e proprio paradosso che quest'anno assume proporzioni appunto paradossali,  tante, troppe  cattedre vuote al Nord con insegnanti che non si trovano. Non parliamo solo dei 17.000 posti lasciati liberi dagli insegnanti andati in quiescenza il primo settembre   con Quota 100 e non sostituiti, ma anche delle migliaia di posti autorizzati dal Mef e non utilizzati quest'anno per le immissioni in ruolo.
In pratica, quest'anno avrebbero dovuto esserci 53.627 assunzioni in ruolo , ma sono rimasti vacanti ben 33.636 posti,   come é  stato  spiegato da un'elaborazione del sindacato Cisl scuola.
La ragione di questo paradosso, a fronte di graduatorie piene al Sud, inspiegabile per chi non è  addetto ai lavori, é che in alcune aree del Paese, situate nelle Regioni del Nord, non é  stato possibile trovare insegnanti, perché  le graduatorie finalizzate alle immisdioni in ruolo sono esaurite.
 L'emergenza é  la stabilizzazione  sui posti di sostegno, su 14.500 immissioni in ruolo autorizzate, ne sono state assegnate appena 2.500. Ma i problemi non si riducono ai soli  docenti specializzati per insegnare agli alunni disabili, sono anche introvabili insegnanti come quelli di matematica e  fisica e di altre discipline.
Questa situazione é  dovuta a una cristallizzazione territoriale delle graduatorie che non tiene in alcun conto della domanda e dell'offerta di insegnanti, della distribuzione degli organici sul teritorio che cominciano a risentire pesantemente ormai della denatalità e delle immigrazioni interne e dal fatto che ci sono 6 regioni che "producono insegnanti ( Campania, Basilicata,  Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna) e che la grande domanda di insegnanti stabili  si concetra soprattutto  nelle regioni del Nord e in alcune del centro.
Bisognerà presto  correre ai ripari, é  necessario che il nuovo Ministro Fioramonti  proponga un'ottimizzazione del reclutamento, evitando comunque gli errori del Piano straordinario fase b e c del 2015 previsto dalla legge  107 del 2015 , permettendo, ad esempio, ai docenti, inseriti nella Gae e nelle graduatorie di merito a domanda volontaria ,  di poter stabilizzare nel più  breve tempo possibile  la propria posizione lavorativa altrove e cioè  dove le graduatorie sono esaurite e c'è  richiesta  di insegnanti,  ma nel contempo vincolare tali  docenti sui territori di assunzione, essi dovrebbero garantire almeno 5 anni di servizio effettivamente prestato prima di chiedere il trasferimento o l'assegnazione provvisoria verso la provincia di provenienza. 
Inoltre per i  nuovi assunti su posto di sostegno, per evitare dopo 5 anni  la fuga verso la materia, bisognerà  individuare non più  nel trasferimento ma nel passaggio di cattedra su aliquota  il passaggio da posto di sostegno a posto curriculare.

Libero Tassella.

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